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Evelyn Miller, la storia della donna con due vagine: una è per il lavoro, l’altra per la vita privata
Evelyn Miller è una ragazza australiana a cui nel 2011 è stata diagnosticato l’utero didelfo. Cosa vuol dire? Che al posto di avere un solo utero, ne ha due entrambi funzionanti. Nel suo caso, però, ha anche due vagi*e e due ovaie.
Tutto questo, come da lei raccontato su TikTok, le potrebbe permettere di avere contemporaneamente due bambini da due padri biologici diversi. Il Daily Mail, infatti, ha raccontato la sua storia piena di difficoltà, rapporti se*suali dolorosi e pregiudizi da cui si è lentamente liberata.
“Ho evitato il se*so per così tanto tempo. I ragazzi non sapevano cosa stessero facendo e finivano per sbattere il loro p*ne contro la mia uretra”, racconta la Miller al tabloid inglese.
La sua peculiarità, in ogni caso, è quella legata alla sua carriera. Di professione, infatti, fa la creator di contenuti per adulti su Onlyfans e su P*rnhub, cosa che non le impedisce, ovviamente, di avere una famiglia con due figli e un marito.
I suoi video espliciti le permettono di guadagnare la bellezza di 12 mila sterline a settimana. Ed è anche grazie al suo lavoro che è riuscita ad aprirsi senza veli rispetto a quello che sembrava un problema, ma che ha trasformato in un punto di forza.
Delle due vagine che possiede, infatti, la Miller ha rivelato come differenzi la sua vita sentimentale da quella lavorativa: “Ho una vagina per il lavoro e un’altra per il gioco”.
Infatti, sebbene il profilo Onlyfans lo abbia aperto con il marito Tom, la sua attività spazia su più generi: “Sono sempre stata curiosa del lavoro se*suale, e talvolta sono coinvolti anche altri uomini”, dice ancora.
L’amore per i suoi bambini è grande, ovviamente, ma non è stato facile averli. La creator ha voluto raccontare anche la difficoltà nel partorire.
“Ci sono state anche complicazioni dopo il parto. Entrambi i miei bambini sono nati molto piccoli e hanno dovuto trascorrere mesi in terapia intensiva. Per fortuna, ora sono entrambi felici e in salute”, dice. Per fortuna, è proprio il caso di dirlo: tutto è bene