La Cina vieta alle donne di fare da modelle di lingerie e le sostituisce con gli uomini

Le aziende cinesi di moda che presentano donne in abiti succinti in livestream stanno sostituendo le modelle di lingerie femminile con modelli maschili. Il motivo è da ricercarsi nella decisione della Cina di vietare alle donne di fare da modelle di indumenti intimi online.

Già nel passato tali aziende sono state chiuse per aver violato la legge cinese contro la diffusione di materiale osceno online. Così ora, non volendo perdere potenziali entrate, si sono viste costrette a correre ai ripari puntando tutti sugli uomini.

Hanno fatto il giro dei social del Paese i filmati che mostrano uomini che indossano un assortimento di look tipicamente femminile, tra cui reggiseni push-up, corsetti aderenti e camicie da notte bordate di pizzo.

Il signor Xu, proprietario di una di queste attività in livestream, ha dichiarato:

“Personalmente, non abbiamo molta scelta. Le donne non possono più fare da modelle per i nostri capi, quindi useremo i loro colleghi maschi”.

Del resto lo shopping in livestream non è affare di poco conto. Si suppone avrà un valore di oltre 700 miliardi di dollari nel 2023. Il settore contribuisce infatti al 10% delle entrate dell’e-commerce del Paese.

E dunque ecco che ci si deve adeguare. La società di Xu lo scorso dicembre ha rivelato agli utenti un modello maschile adornato con una vestaglia sexy di seta tramite un video trasmesso in streaming.

Il filmato, pubblicato su Douyin (la versione cinese di TikTok), ha ottenuto oltre 2.000 mi piace e una marea di utenti ha condiviso tra i commenti la propria opinione sulla decisione di cambiare sesso ai modelli.

C’è chi si è complimentato con il protagonista del video per le sue doti e ha scritto: “Il ragazzo lo indossa meglio della ragazza”. Altri però sono stati più critici e hanno sostenuto che questa “scappatoia” delle aziende toglie opportunità di lavoro alle donne.

Xu, dal canto suo, non capisce il clamore suscitato dal fatto che i modelli maschi avrebbero preso posti di lavoro femminili. “Molti direttori di questi live stream sono donne, stanno forse rubando il lavoro agli uomini?”, si è chiesto.

Non è chiaro tuttavia per quanto tempo questo escamotage continuerà a funzionare, visto che la Cina sta anche effettuando un giro di vite sulle rappresentazioni “effeminate” degli uomini nei media. Questa discussa decisione potrebbe dunque avere vita molto breve.