Connect with us

NOTIZIE

Volano le dimissioni in diretta social con l’hashtag #Quittok

Mi sono licenziata perché non ce la facevo più. Guadagnavo bene e avevo a che fare con i migliori del settore, ma mi sentivo misera». Sono di questo tenore gli sfoghi in cui ci si imbatte sempre più spesso su TikTok. Ma non ci sono solo i resoconti.

C’è chi mostra in diretta il momento in cui si licenzia: «Guardate la faccia del mio capo quando glielo dico».

Questi video sono spesso accompagnati da un hashtag. È #quittok, che sfruttando la formula ormai tradizionale unisce la parola chiave del fenomeno che descrive alla parte finale del nome della piattaforma che ne ospita il racconto. 

Mani che tremano, lacrime, e un senso di liberazione sono quello che spesso segue il momento in cui gli utenti, spesso giovani, rassegnano le proprie dimissioni. E il fenomeno non è di nicchia.

L’hashtag #quittok ha già raggiunto 38 milioni di visualizzazioni#quitmyjob, invece, ne ha quasi 360 milioni. Ma cosa spinge gli utenti a condividere questi momenti? A raccontare la loro esperienza?

Tra le ragioni che li ha spinti a lasciare il posto di lavoro, molti menzionano il burnout, la pressione,: «Non riuscivo a pensare ad altro oltre al lavoro, e combattevo contro problemi di salute indotti dallo stress», racconta Marisa Jo Mayes, 29enne statunitense, alla Bbc.

Circa la ragione di condividere il video, Mayes dice semplicemente: «Non è stata una decisione vera e propria, più che altro faceva parte della mia routine. Avevo mostrato su TikTok molto del mio percorso personale.

Mi è sembrata una cosa normale da fare dato che si trattava di un passo importante della mia vita». Nei commenti si leggono frasi di incoraggiamento – «Congratulazioni! Sogno di farlo un giorno» – ma anche critiche – «Sei solo una millenial presuntuosa che si merita di essere disoccupata», le dice qualcun altro.

Mayes non sembra soffrire particolarmente i commenti negativi. «Per ogni persona che mi critica, ce ne sono 10 che prendono ispirazione da quello che faccio», dichiara.

Secondo la psicoterapeuta californiana Tess Brigham, il fatto che i giovani decidano di mostrare questi momenti su TikTok non è altro che una conseguenza del modo di comunicare a cui sono abituati. I millenial e, più di loro, la Generazione Z semplicemente stanno al mondo in questo modo.

«Se cresci con l’abitudine di registrare momenti della tua vita e condividerli, è abbastanza naturale che tu voglia mostrare anche i grandi passi».

Detto ciò, Brigham è convinta che ci sia un cambio di approccio generazionale al lavoro che accompagna il fenomeno. «I millenial e i Gen Z hanno visto i loro genitori soffrire la crisi economica del 2008 e perdere i loro posti di lavoro, anche quelli nelle grandi aziende considerate sicure.

Oppure li hanno visti accontentarsi di stipendi più bassi», spiega l’esperta.

Click to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *