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L’imprenditore che ha fatto un figlio con una dipendente e ne ha messe incinte altre due in 10 mesi

A trascinare in tribunale un imprenditore della zona di Sora, in provincia di Frosinone, è stata la prima sua ex dipendente rimasta incinta dopo una relazione con lui.

La donna nel frattempo ha partorito, ma a seguirla ce ne saranno altre due che con l’ex datore di lavoro hanno avuto una relazione, sono rimaste incinte e da lui sarebbero state abbandonate.

Le relazioni sarebbero andate avanti in circa dieci mesi, come riporta il Messaggero, con la prima compagna dell’imprenditore decisa a ottenere dal tribunale di Cassino i diritti di mantenimento per il figlio.

Una strada che potrebbero presto seguire anche le altre due donne. La relazione era iniziata a febbraio 2022, quando i due vanno a convivere e la donna inizia a lavorare nell’attività del compagno.

Poco dopo lei scopre di aspettare un bambino, due settimane dopo chiede al suo fidanzato e datore di lavoro di smettere di lavorare per evitare che i ritmi di lavoro possano compromettere la gravidanza.

La relazione tra i due si incrina, lui si comporta in modo sempre più aggressivo nei suoi confronti, finché la donna capisce che non ci sono più i presupposti per convivere insieme.

Ad agosto i due si lasciano, l’imprenditore prima si dice comunque disposto a sostenere le spese della gravidanza, ma poco dopo cambia idea e pretende un test del Dna.

Lui però non ha intenzione di pagare l’esame, né quindi di sottoporsi al test.

Per l’imprenditore la relazione con la donna sembra ormai alle spalle. Inizia una nuova relazione con un’altra collaboratrice della sua società. Anche questa resta incinta.

L’ex fidanzata però scopre la storia sui social, dove trova il video del baby shower organizzato dai due per rivelare l’arrivo del bambino previsto per ottobre.

Ma nella vicenda spunta anche una terza dipendente, anche lei affascinata dall’imprenditore e anche lei rimasta incinta dopo averlo frequentato.

Per ora a portare in tribunale l’imprenditore c’è solo la prima ex dipendente, ma non è escluso che anche le altre due possano decidere di intraprendere la stessa strada se l’uomo non vorrà riconoscere la paternità dei nascituri.

La prima udienza, intanto, è fissata per il 21 settembre al tribunale di Cassino, dove il legale della prima donna, Antonio Carugno, presenterà al giudice l’istanza per il riconoscimento della paternità del bambino già nato.

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