Qual è la migliore distanza ufficio-casa per la salute?

Il rapido diffondersi dello smart working ha consentito a tutti di migliorare il proprio stile di vita, concedendo a ciascuno di noi più tempo per sé e per la propria famiglia. Allo stesso tempo, però, ha ridotto di molto la possibilità di effettuare movimento e attività fisica legati agli spostamenti da casa all’ufficio e viceversa, arrecando in qualche modo danno alla nostra salute e abituandoci a uno stile di vita sedentario. 

Ma se ti dicessimo che, anche in presenza di un tragitto casa-lavoro, la tua salute potrebbe risentirne? Per esempio, con maggiori possibilità di lussazioni e infiammazioni dei legamenti e dei muscoli, o con una maggiore possibilità di fermarsi fuori per lungo tempo anche dopo il lavoro, mangiando male, bevendo alcol in eccesso e diminuendo le ore a disposizione per la palestra e lo sport.

Ma allora, giunti a questo punto, la domanda sorge spontanea: esiste una giusta distanza ufficio-casa da percorrere per avere benefici alla salute? La risposta è sì. Un gruppo di studio ha infatti condotto una ricerca sul tema, partendo dai dati della Swedish Longitudinal Survey of Health: sono così state esaminate le risposte di circa 13.000 partecipanti di età compresa tra 16 e 64 anni su una serie di argomenti, incluso il loro stile di vita (ad esempio, quanto spesso fanno esercizio, se bevono o fumano, e il loro peso), la loro occupazione, quanto erano stressati dal lavoro e se avevano cattive condizioni di salute preesistenti.

Inoltre, sono state esaminate la distanza tra la casa di ogni singolo partecipante e il suo posto di lavoro e lo stato socioeconomico di queste aree, per capire come questi fattori influenzassero le loro abitudini di vita. I risultati hanno mostrato che gli spostamenti di oltre 3 km aumentano la probabilità di essere fisicamente inattivi e in sovrappeso e di dormire male. Infatti, le persone che lavoravano più di 40 ore e facevano i pendolari per più di cinque ore alla settimana avevano maggiori probabilità di essere fisicamente inattive e di avere problemi di sonno, rispetto ai tempi in cui facevano i pendolari solo da una a cinque ore alla settimana. Ciò può essere dovuto al fatto di avere poco tempo per fare esercizio o allo stress che rende difficile dormire.